Sei un appassionato di gioco d'azzardo e slot machine interessato a scoprire di più sulla nascita delle macchinette? In questo blog abbiamo raccolto tutto quello che c’è da sapere sullo sviluppo storico delle slot machine e la loro evoluzione, partendo dai padri delle slot Sittman and Pitt fino alle versioni moderne delle slot online.
Conoscere i fatti interessanti sulla storia dello sviluppo delle slot machine potrebbe dare quel gusto in più all’esperienza di gioco quotidiana, nonché essere un ottimo tema per rompere il ghiaccio nelle chiacchere con altri entusiasti del gioco.
Addentriamoci insieme nella storia delle slot machine: scopri chi ha inventato le slot machine e dai uno sguardo all’infografica sull’evoluzione delle slot.
La lunga storia delle slot: gli antenati
La storia delle slot macchine non è forse tanto lunga quanto quella del gioco d’azzardo, ma di certo risale ai tempi quando il gioco online non esisteva nemmeno nella fantascienza.
Siamo nel 1800 e il mondo occidentale oramai conosce molte forme di gioco d’azzardo, con un particolare amore verso i giochi di carte. Verso la fine del secolo arrivarono le prime forme di macchine assomiglianti alle slot che avrebbero arricchito l’esperienza ludica.
Fu New York ad accomodare la prima slot machine sviluppata nel 1891 dall’azienda locale Sitman and Pitt. Questa particolare slot ebbe inizialmente 5 bobine con 50 carte da gioco.
Chiunque avesse avuto voglia di giocare a questa macchina avrebbe potuto farlo presso numerosi bar in giro per la città e ci voleva 1 nichelino per giocare (equivalente di 5 centesimi).
Come nelle altre macchinette che sarebbero presto arrivate, i giocatori dovevano immettere denaro nella macchina e tirare la leva per azionare il meccanismo.
La prima slot meccanica fu fortemente ispirata al gioco del poker, per cui le combinazioni da allineare sulla linea di pagamento si basavano sulla stessa logica del gioco di poker.
Con l’idea di alzare il vantaggio del banco e ridurre le probabilità di vincita il gioco venne riformato con la cancellazione di due carte (Jack di cuori e Dieci di picche), lasciando poche probabilità per ottenere la Scala reale (il jackpot del gioco).
Alcune prime versioni delle slot meccaniche vennero sopranominate anche one arm bandit ovvero “bandito con un braccio solo” riferendosi al meccanismo a leva e l’esito prevalentemente sfortunato, probabilmente dovuto anche al margine del banco soggetto a cambiamenti. Un nostro termine equivalente sarebbe le macchinette mangiasoldi.
A differenza delle slot machine odierne, le prime macchinette non presentavano un sistema di pagamento diretto: i premi da vincere non consistevano in denaro e venivano “incassati” al bar. Al posto di banconote e monete i vincitori potevano “prelevare” sigarette, bevande gratis ed altri premi simili presenti tra gli articoli del bar.
Le slot di Sittman and Pitt
Nonostante la macchinetta ideata da Sittman e Pitt venga presa come la primissima forma delle slot machine del mondo, il suo concetto e meccanismo è diverso da ciò che qualche anno dopo verrà riconosciuto come la prima vera slot machine.
Con uno sguardo da intenditore contemporaneo vediamo infatti che la slot di Sittman and Pitt sarebbe piuttosto la progenitrice delle macchinette videopoker e non la prima slot machine.
Sebbene sia le slot machines che il video poker abbiano punti in comune visibili nelle descrizioni delle combinazioni vincenti e nel funzionamento meccanico, esse differiscono nel punto di partenza del gioco stesso.
Mentre le combinazioni vincenti nel video poker sono da estrapolare dalle possibili combinazioni delle 52 (o 53) carte di un mazzo, i giochi di slot non hanno un limite obbligatorio sul quale basare la quantità dei simboli presenti in un determinato gioco.
La prima slot machine: Liberty Bell Slot di Charles Fey
Charles Augustus Fey viene considerato il creatore delle slot machine, nonché l’inventore della prima slot machine automatica. Charles Fey fu un meccanico bavarese, il sedicesimo figlio di una famiglia poco benestante, che lasciò la Germania all’età di 23 anni per cercare fortuna negli Stati Uniti, sistemandosi a San Francisco, California.
Charles Fey creò la prima slot machine automatica a fine Ottocento.
A San Francisco Fey trovò fortuna lavorando per la Electric Work Company, ma ancora di più grazie all'invenzione della prima slot machine. La data esatta della creazione rimane sconosciuta, ma solitamente viene ricondotta al periodo tra gli anni 1887 e 1895.
E come fece Fey a perfezionare il primo gioco di slot? Tramite una proposta di nuovo equilibrio matematico e visivo, ovvero con una macchina a 3 bobine e soli 5 simboli. Le carte da gioco furono sostituite con simboli di cuori, diamanti, picche, ferri di cavallo e una particolare campana spaccata.
Questa campana diede il nome al gioco, Liberty Bell slot machine, richiamando la Campana della libertà simbolo dell’indipendenza statunitense, ancora oggi presente a Filadelfia. Tanto è vero che il simbolo della Campana che figurava sulle bobine riportava il segno di rottura, uguale alla crepa della vera Liberty Bell.
La slot voleva abbracciare la tanto promessa libertà americana, premiando infatti con il payout più alto proprio l’allineamento dei 3 simboli della Campana. Il montepremi valeva 10 nichelini e veniva fuori tramite l’apertura della cassa, accompagnato dal suono del campanello e ticchettio delle monete.
Che questo suono della libertà sia stato un “total branding” voluto o casuale, le associazioni storico-culturali che esso ha indubbiamente legato alla macchinetta l’ha legata ad un destino più che favorevole, all'interno di un popolo voglioso di promesse di un futuro migliore.
Tuttavia, malgrado la popolarità conquistata da subito, Charles Fay non ha mai patentato la propria invenzione, aprendo la porta a tanti altri costruttori che hanno fatto presto a copiarla e produrre numerose variazioni. Forse tutto in nome del libero spirito democratico.
Operator Bell di Herbert Mills: la prima slot machine frutta con simbolo BAR
Diverse aziende, come quella di Herbert Mills, hanno proposto le proprie versioni di slot machine proprie gettando le basi per le slot a tema frutta e slot bar moderne.
Nel 1902 alcuni Stati negli USA vietarono le slot, ma la Liberty Bell continuò ad essere prodotta in numerose fabbriche e, visto il divieto delle vincite in soldi, alcuni produttori inserirono diversi articoli al posto dei premi. Si potevano ottenere delle verdure e altri beni, oppure delle semplici gomme da masticare.
Nel 1906 San Francisco fu colpita da un forte terremoto che distrusse tutte le slot Liberty Bell tranne 4 esemplari, con uno di essi oggi presente al Liberty Bell saloon a Reno, Nevada.
Tuttavia, la tecnologia di produzione rimase e Herbert Mills, il quale con la Miss Novelty Company si mise a produrre in massa le slot machine basandosi sui progetti esistenti. La sua prima slot machine di successo fu Operator Bell, lanciata nel 1907 che in giro di soli due anni avrebbe conquistato numerosi saloon, negozi, barbieri, tabaccherie e bar.
Onde eludere la legge anti-gioco d’azzardo, molti produttori introdussero i simboli di frutta come limone e ciliegie sui rulli, per collegare il gusto delle chewing gum o caramelle da vincere ai simboli visualizzati sulle bobine. Poco dopo, le slot furono ribattezzate “slot frutta” incidendo il nomignolo acquisito sulla pietra della storia delle macchinette.
Alcune delle “nuove” slot machine presentavano i simboli di frutta, con ogni allineamento di frutta pagato con il corrispettivo gusto delle caramelle o chewing gum.
Per quanto il simbolo BAR, esso era un logo dell’azienda Bell-Fruit Gum Company, inserito sulle bobine come strumento di marketing.
Né BAR né la frutta spariranno presto dalle bobine, lasciando in eredità sia l’immaginario che l’amore verso il fascino retro delle slot di una volta.
La slot Money Honey di Bally: la prima slot elettromeccanica
Nel 1964 la nascita della slot Money Honey ha cambiato tutto.
Il salto dal sistema meccanico alla slot con funzionamento elettromeccanico fu un’innovazione rivoluzionaria che ha di certo lasciato alcuni giocatori perplessi.
L’avviamento della slot richiedeva ancora di tirare la leva e questo fu un elemento psicologicamente necessario che trasmetteva una certa familiarità ai giocatori, richiamando dunque il funzionamento delle vecchie macchinette.
Gli elettrodomestici stavano conquistando il mondo e l’arrivo di una slot a circuito elettromeccanico era più che aspettato. I produttori delle slot machine fecero diversi tentativi ad andare a pari passo con l’epoca.
L’azienda Bally stessa fece diversi modelli prima di arrivare alla versione giusta di queste slot, sperimentando con la potenza del circuito elettrico della macchina. Uno dei modelli con il circuito a 110V, ad esempio, si autodistrusse, mentre un altro modello a 50V installato presso un casinò vicino all’aeroporto si mise inspiegabilmente a pagare delle vincite inaspettate ad ogni atterraggio dell’aereo.
Una delle slot di Bally inspiegabilmente pagava ad ogni atterraggio dell’aereo.
Così, la slot Money Honey, lanciata negli anni Sessanta da Bally Manufacturing, non fu soltanto la prima slot di questo produttore a sistema completamente elettronico e ben funzionante, ma anche la prima slot a pagamento automatico.
La nuova fessura e contenitore delle monete, questa volta notevolmente più ampi, permisero l’uscita non più di una moneta alla volta, ma di un flusso continuo di fino a 500 monete contemporaneamente espulse. Inoltre, la riscossione automatica della vincita finalmente non richiedeva l’assistenza tecnica del personale, aggiungendo un altro punto di forza alla lunga lista di ottime caratteristiche di questo apparecchio.
Il nuovo contenitore permise i pagamenti automatici con fino a 500 monete – una novità del tutto spettacolare.
Non sorprende il fatto che Money Honey diventò presto molto popolare, e con le nuove versioni, anche la leva sparì e fu sostituita da un semplice pulsante.
Fortune Coin: la prima video slot
Il mondo dello spettacolo e intrattenimento non ha mai conosciuto pause. Per quanta acqua ne è passata sotto i ponti, tante novità continuavano a germogliare da ogni angolo tirando dentro il settore diversi sviluppi tecnologici e novità da applicare ai giochi.
Una decina di anni dopo il lancio della slot Money Honey, la prima vera video slot fu sviluppata. E siamo appena nel 1976.
L’anno del 1976 fu segnato dalla nascita della prima video slot.
La prima video slot è stata costruita da Fortune Coin, un’azienda con la sede a LasVegas, ed è stata istallata inizialmente presso il lussuoso albergo Las Vegas Hilton Hotel. Lo schermo del gioco fu uno schermo TV Sony Trinitron da 19 pollici – e credeteci che fino a quel momento, nessuno abbia visto una cosa del genere mai prima!
Poco dopo il lancio, la video slot machine ricevette l’approvazione da Nevada State Gaming Commission (Commissione di gioco statale di Nevada) e diventò molto popolare lungo la Las Vegas Strip. Due anni dopo, Fortune Coin fu acquisita da IGT.
Reel ‘Em di WMS: la prima slot con bonus round
Lo sviluppo continuò, con elaborazioni dei sistemi di pagamento, rapporti tra denaro investito e somme vinte. Le trasformazioni furono inevitabili e portavano l’industria di gioco nelle nuove direzioni inesplorate.
Il prossimo anno da appuntare è il 1996, l’anno della nascita della prima slot a offrire una seconda schermata con il bonus gioco.
La slot lanciata da WMS nel 1996 fu la prima slot machine ad offrire il bonus gioco in una seconda schermata.
La slot fu creata da WMS Industries Inc. e intitolata “Reel ‘Em”. Fu il primo gioco a mostrare un’interfaccia completamente diversa per il bonus round all’ interno del gioco principale. Inoltre, i giocatori potevano ottenere ulteriori vincite sempre slegate dal gioco di base.
Grazie a questa invenzione Reel ‘Em ed altre video slot diventarono uno dei più popolari giochi presso le sale da gioco, responsabili del 70% dei guadagni ottenuti ed altrettanti 70% dello spazio fisico occupato presso i casinò.
Gioco online: l’ascesa delle slot digitali
L’arrivo dell’internet nel 1983 diventò presto una travolgente onda di molteplici contenuti fruibili tramite rete e dispositivi elettronici. Il cambiamento fu molto veloce. Numerose aziende e individui colsero occasione al volo e si misero a sviluppare diverse piattaforme e servizi digitali.
Il primo operatore casinò ad offrire una scommessa online con soldi reali fu InterCasino. Fondato intorno al 1996, questo casinò online contrassegnò l’inizio ufficiale di quel che oggi conosciamo come gioco online.
InterCasino fu il primo casinò online. Fondato intorno al 1996, cambiò la storia delle operazioni di casinò.
Inizialmente, i giochi offerti presso i siti di gambling furono i classici giochi da tavolo, che richiamarono i giochi d’azzardo disponibili presso casinò tradizionali. Tuttavia, negli stessi anni della fondazione della prima casa di gioco digitale furono aperte anche le prime case di software dei giochi online. Poco dopo, le slot digitali sono entrate a far parte dei cataloghi di gioco dei casinò online, aprendo un nuovo capitolo nella storia d’azzardo.
Il loro successo all’interno i siti di gioco online fu immediato e presto le slot machine online assunsero una posizione dominante nel mercato del gioco online globale.
Per un certo periodo, le loro sembianze rispecchiavano l’aspetto e funzioni delle macchinette slot tradizionali, per quanto riguarda lo stile, i simboli, il numero di bobine e come funzionano le slot machine.
Con ulteriore sviluppo tecnologico nonché del settore stesso, sono avanzate anche le prestazioni, sistemi e qualità grafica dei giochi di slot. In un colpo d’occhio, le slot non erano più le solite “slot frutta” ma sono diventati dei giochi complessi, interattivi, con numerose linee di pagamento disposte su 5 o più rulli, ambientati in varietà di scenari, adornati con simboli in perfetta simbiosi con il tema della slot e colme di funzioni speciali e bonus giochi.
Oggigiorno, la lista delle case di software diventa sempre più lunga, offrendo ai giocatori un ampio assortimento dei giochi da far rullare. Il mercato dei giochi online attualmente accoglie sia i provider piccoli che quelli di forte impronta e lunga esperienza, come quelle di Microgaming e NetEnt. Entrambi i fornitori sono noti come i leader del settore grazie al loro continuo impegno, innovazione e spirito creativo.
Storia delle slot machine in Italia
E l’Italia? Le più popolari slot elettroniche in Italia sono sempre state le New slot, note anche sotto il nome slot da bar e solo dopo sono arrivate le slot VLT (Video Lottery), molto più popolari invece in altri paesi dell’Ovest. Questo è dovuto anche all’ordine dell’arrivo dei diversi apparecchi nel nostro paese e la loro approvazione legale.
Per quanto riguarda dunque il percorso storico delle slot machine in Italia, durante gli anni Novanta, il nostro paese vide una rapida diffusione delle slot machine e video poker in diversi locali pubblici, fuori dai 4 casinò tradizionali già esistenti. Grazie alla legge del 1992, gli anni 90 sono visti come gli anni del boom delle slot machine e apparecchi di video poker sul mercato italiano.
Nei prossimi anni la divulgazione è cresciuta sempre di più, portando l’Italia ad avere il primato europeo nel rapporto delle slot machine per cittadino, con circa una slot ad ogni 143 abitanti.
I nuovi regolamenti arrivati di seguito hanno agevolato ulteriormente la diffusione legale, ma hanno anche introdotto numerosi sistemi di protezione come quello antifrode per esempio. Le slot VLT arrivarono solo nel 2008/9 grazie alla legge n.184.
Lo scenario delle slot terrestri in Italia cambia notevolmente con il Decreto Dignità svolto tra 2018-19. La quantità degli apparecchi slot AWP e VLT diminuì di conseguenza alla prescrizione delle distanze obbligatorie dai luoghi considerati sensibili ed altre misure introdotte dallo stesso Decreto.
Collezioni delle slot machine e loro collezionisti
Ora che abbiamo preso tanta familiarità con le slot di una volta, non possiamo che chiederci che fine abbiano fatto le vecchie slot meccaniche? Ora che i casinò online dominano il settore del gambling e che slot elettromeccaniche abbiano rimpiazzato tutti i apparecchi di gioco dell’epoca, dove si trovano le slot a tre rulli e una leva?
Abbiamo fatto una ricerca per scoprire dove sono finite le slot macchinette di una volta, ed ecco cosa abbiamo trovato:
- Negli scantinati dei casinò, dove vengono tenute come pezzi di antiquariato
- Nei musei di gioco
- Nelle collezioni private dei collezionisti dei giochi e macchine d’epoca
- Nelle collezioni delle aziende che rivendono le slot machine ai collezionisti
- Nelle officine dove vengono recuperate e ricostruite o vendute come rottame
Oggigiorno, gli appassionati collezionisti delle slot machine sono disposti a investire notevoli somme di denaro per aggiungere una nuova particolare macchina alla loro collezione delle slot machine. Tanto è vero che una slot Sittman & Pitt originale viene stimata intorno a più migliaia di dollari. Altre slot invece sono trovabili presso collezionisti privati via eBay o piattaforme simili.
Riflessioni finali
La curiosità fa parte della natura umana. La curiosità di conoscere la storia del nostro gioco preferito, la curiosità di apprendere di cosa consiste il cosmo, o la curiosità di scoprire l’esito della nostra prossima giocata.
L’istinto è ciò che ha sempre portato l’uomo avanti, a pari passo (o a prescindere) allo sviluppo della società.
Speriamo di aver dissetato la vostra sete di conoscenza, portandovi ad attraversare insieme il percorso storico della storia delle slot machine. La prossima volta che fate lo spin delle bobine, forse non sarà più lo stesso. Speriamo che con le nuove conoscenze apprese, sarà ancora più divertente!